NUOVA CLIO: “LAST BUT NOT LEAST”

RESTANO IN GAMMA L’E-TECH POTENZIATO A 145 CV ED IL DIESEL, VIA IL 4 CILINDRI BENZINA

Alle volte un inglesismo è necessario, per descrivere l’importanza di un prodotto come la Clio, un’auto che in 32 anni di carriera ha venduto, nel mondo, più di 16 milioni di unità e che è stata eletta, per due volte, “Car of the Year”in Europa e non basta, perché si tratta dell’auto francese più venduta in assoluto. Anche in Italia, la Clio se l’è cavata alla grande: 1,6 milioni di unità e 400.000 in circolazione. Insomma, siamo al cospetto di un pezzo di storia, che qui da noi è stata per 5 volte la straniera più venduta ed è leader assoluta, per vendite ai privati, proprio nel segmento “B”. Per farci un’idea (la struttura e le dimensioni restano le stesse), parliamo di un’auto da: 4.053 mm di lunghezza, 1.988 mm di larghezza e 1.439 mm di altezza. Restiamo, dunque, in ambito di una 5° generazione, ma rivista per affrontare il suo fine corsa: questa sarà l’ultima e, purtroppo, non ci sarà neanche la RS. Il look cambia quel tanto che basta ad impreziosire ed attualizzare le forme, su una connotazione più tesa e sportiva, senza snaturare il concetto: una nuova firma luminosa anteriore, che dovrebbe andare a colonizzare tutta la gamma Renault, con luci diurne verticali a Led e fari anteriori a Led, che montano 5 moduli, contro i 3 utilizzati in precedenza; un posteriore che mostra nuovi fari con lenti trasparenti, nuove prese aerodinamiche e diversi tipi di diffusori, secondo allestimenti. Le tinte a disposizione sono 7 ed i cerchi arrivano fino a 17”. Internamente, soprattutto sulla versione top, l’Alpine Esprite, troviamo sedili contenitivi, con il marchio sportivo. La strumentazione è su display digitale, senza cornice, che va dai 7 ai 10 pollici ed uno schermo centrale, dai 7 ai 9,3 pollici, offre il collegamento wireless con l’amato smartphone, in modo da poterne utilizzare tutte le app. Non manca certo il sistema multimediale Renault Easy Link, abbinato ai settaggi Multi-Sense e ai 20 dispositivi di assistenza alla guida, che fanno di quest’auto, una delle più dotate del segmento. Gli allestimenti dovrebbero essere 3 ed il top, come anticipato, è l’Alpine Esprit, che ha molti particolari dedicati. Una delle parole chiave, di quest’auto, è “Sostenibilità”, infatti: niente più prodotti di origine animale, quindi niente pelle e tessuti interni (sedili, portiere e plancia), soprattutto sull’allestimento Techno, realizzati per il 60% con fibre di origine biologiche a base di cellulosa (il Tencel, prodotto dall’austriaca Lenzing). Eccoci alla gamma motori: va via il notevole 4 cilindri benzina, ma resta l’unità a 3 cilindri, disponibile in versione aspirata da 65 Cv e turbo da 90 Cv e resta anche (per fortuna), il mitico 1.5 diesel da 100 Cv. Il top di gamma, che dovrebbe coprire, almeno, il 40% delle vendite, è affidato all’E-Tech full hybrid, potenziato a 145 Cv (ne guadagna 5). Si tratta (vale la pena soffermarcisi) di un vero concentrato di tecnologia, che nasce sulla base di 150 brevetti. La parte termica è affidata ad un 4 cilindri benzina da 1.6 litri, abbinato a due motori elettrici: uno agisce coadiuvando il termico e dando coppia alle ruote, l’altro aziona il cambio e supporta il termico, ma non è in grado di muovere l’auto da solo. Entrambi gli elettrici, come anche il termico, contribuiscono a ricaricare la batteria da 1,2 kWh, alloggiata sotto il pianale. Il cambio, difficile trovare di meglio sul mercato, è una via di mezzo tra un meccanico ed un CVT: gira su ingranaggi, attuati da uno degli elettrici e si può dire che ha 6 rapporti. Tutte le E-Tech partono solo in elettrico per prima e seconda, poi, quando entra il termico, ci sono gli altri 4 rapporti ad ingranaggi. L’Auto è in grado di andare, soprattutto nei centri urbani, fino all’80% in elettrico, risparmiando fino al 40% di carburante, con notevole abbattimento delle emissioni nocive, per consumi nell’ordine dei 4 litri per 100 km ed autonomie prossime ai 900 km. Altro campione di autonomia, il GPL da 100 Cv: 1.100 km. la strategia di vendita è quella del “Fire price”, che si traduce in: prezzi chiari, allestimenti chiari e scontistiche destabilizzanti azzerate. Le prime consegne sono previste per il prossimo settembre.

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